Cambia il tuo modo di pensare la sordità!

Gentile Presidente,

in merito all'incontro di venerdì 30/04/2018 – presso la sede della Regione Toscana in via Taddeo Alderotti con il Dott. Brintazzoli e Tagliaferri – sono a sottoporvi le nostra proposte ed osservazioni su quanto ci siamo detti.

Le associazioni presenti – IOPARLO, AGFA, ASIC e FIADDA – ringraziano la Regione Toscana per la disponibilità dimostrata durante l'incontro.

Obiettivo dell’incontro è stato verificare, a un anno dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione e l'aggiornamento dei LEA a circa un anno dalla sua pubblicazione in G.U., a che punto sia la sua applicazione ed, in particolare, verificare le modalità di fornitura in Regione Toscana dei dispositivi destinati alle persone con disabilità uditiva.

Le associazioni presenti hanno manifestato la loro preoccupazione circa l'impiego delle "pubbliche procedure di acquisto" per la fornitura di protesi acustiche e ausili destinati alle persone con disabilità uditive per le quali si è sostenuto, in maniera condivisa e convinta, che l'individuazione della tipologia necessaria e del modello più adatto alle singole esigenze è condizione sine qua non per assicurare una protesizzazione appropriata ed efficace.
Per queste ragioni riteniamo che per l’acquisto dei dispositivi audioprotesici sia necessaria una procedura di gara “a tariffe di riferimento”, l’unica in grado di garantire le specifiche necessità funzionali dell’utenza che necessita di un percorso prescrittivo individualizzato.

Per quanto riguarda la problematica dello smarrimento/ furto della protesi acustiche (siano esse impiantabili o non impiantabile), consapevoli che detta casistica non è più contemplata nel nuovo Nomenclatore, si richiede alla Regione Toscana di prendere in considerazione la possibilità di reintegro del dispositivo smarrito almeno per i minori con particolare attenzione alla fascia di età 0-10 anni. Per le rimanenti fasce di età si propone di garantire la nuova fornitura, dietro presentazione di un documento di denuncia, solo una volta nell'arco della vita del paziente.

Per quanto riguarda la fornitura di pile per protesi acustiche riteniamo si debba far riferimento alla deliberazione R.T. 15 gennaio 2007, n. 16 dove si parlava espressamente di “minori ipoacusici o sordi e soggetti sordi come individuati al secondo comma dell’art. 1 della legge 20 febbraio 2006, n. 95”.Si chiede inoltre, per le protesi impiantabili, di poter derogare il limite di 120 pile/anno e di prevedere la possibilità di fornire pile ricaricabili, aventi minor impatto ambientale e miglior rapporto prezzo/utilizzo. Proponiamo inoltre una piccola correzione linguistica. Dove si parla di protesi acustiche impiantabili riteniamo più appropriato non far riferimento diretto al solo impianto cocleare ma chiediamo che venga lasciata la terminologia generica e più amplia, che comprende appunto tutte “le protesi acustiche impiantabili” che in questi anni si sono andate sviluppando e aggiungendo al già usato impianto cocleare e che e sono sempre più utilizzate nella terapia chirurgica.
Per quanto riguarda l’erogazione delle pile agli adulti che non rientrano nella casistica dei cosiddetti “sordi civili” si propone l’inserimento delle fasce ISEE a tutela degli utenti più deboli.

Sperando che ci sia spazio per l’accoglimento delle nostre proposte,

Cordiali saluti
Laura Brogelli
Presidente associazione IOPARLO

Le seguenti proposte sono state formulate e condivise dalle seguenti associazioni operanti sul territorio della Regione Toscana:
IOPARLO
Associazione Grossetana Famiglie Audiolesi (AGFA)
ASIC
FIADDA Toscana